«Burlo diventi uno dei fattori che contribuiranno a invertire il tasso di denatalità»

L'auspicio che la grande competenza degli operatori e dei ricercatori del Burlo diventi uno dei fattori che potranno contribuire a invertire il tasso di denatalità, che è la causa della vera e propria emergenza demografica che colpisce anche il Friuli Venezia Giulia. Questo il concetto espresso oggi a Trieste dal vicegovernatore della Regione in occasione dell'evento dedicato ai 50 anni dal riconoscimento del Burlo Garofolo a Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs). Un altro punto affrontato nell'indirizzo di saluto formulato dalla Regione è stato quello del problema relativo alla difficoltà di reclutare nuovi medici a causa della mancanza di profili idonei disponibili sul mercato del lavoro. A tal riguardo è stata ricordata l'esperienza virtuosa del "Burlo a chilometro zero", ovvero l'istituzione di una rete pediatrica regionale in grado di offrire un'ampia copertura territoriale attraverso una serie di collaborazioni; tra queste, l'invio di medici e chirurghi presso le altre Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia per lo svolgimento di attività specialistica, ambulatoriale, chirurgica e di supporto ai turni di guardia. Affrontando il tema della logistica, l'Amministrazione regionale ha, nell'occasione, garantito il massimo impegno affinché sia individuata nel minor tempo possibile una soluzione adeguata allo sblocco del cantiere che comprende il progetto di spostamento dello stesso Burlo nel comprensorio dell'Ospedale di Cattinara. Infine, sottolineando come una delle chiavi per il successo del Burlo sia stata quella di aver saputo coniugare la scienza alla pratica clinica, la Regione ha espresso un particolare ringraziamento ai ricercatori dell'Irccs per la loro preziosa attività, ribadendo la soddisfazione per i processi di stabilizzazione che saranno avviati quest'anno e che andranno ad evitare il rischio di una grave perdita di esperienza e di professionalità.