Boom in Regione per la truffa del Postamat: ECCO COME FUNZIONA

I Carabinieri della stazione di Sacile, al fine di arginare il sempre più diffuso fenomeno delle truffe attuate sui canali dello “shopping on line”  (dove molti cittadini riscontrano siti ove effettuare in comodità operazioni di compravendita apparentemente convenienti che però spesso riservano spiacevoli sorprese), hanno concluso un’ articolata attività di indagine denunciando in stato di liberta complessivamente 10 persone 7 delle quali a vario titolo ritenute responsabili della cosiddetta truffa del postamat. Le vittime, tutte di Sacile, avevano inserito beni in vendita sulle varie piattaforme on-line. Successivamente venivano contattate telefonicamente da fantomatici compratori che in maniera gentile e convincente si fingevano interessati agli oggetti e, all’atto di stabilire le modalità di pagamento, convincevano le vittime dell’esistenza di un nuovo sistema di accreditamento del denaro in linea diretta presso gli sportelli postamat mediante il semplice inserimento del bancomat e seguendo quindi in tempo reale le indicazioni telefonicamente fornite dagli astuti truffatori. In questo modo asserivano sarebbero riusciti a trasferire il denaro direttamente sul bancomat del venditore quando invece il denaro seguiva esattamente il movimento inverso: infatti anziché essere accreditati al venditore finiva accreditato sulle carte postepay evolution dei truffatori in alcuni casi anche per importi notevolmente superiori a quelli pattuiti per la vendita del prodotto. L’indagine, attuata mediante prolungati accertamenti svolti acquisendo ingenti dati e risconti dalle compagnie telefoniche, verifiche su piattaforme on line e sul sito delle poste italiane, permetteva di identificare e raccogliere inconfutabili elementi di reità nei confronti dei truffatori tutti già denunciati in precedenza per tale tipologia di reato perpetrato con lo stesso modus operandi. si tratta di una truffa aggravata (art. 640 comma 2 e 2 bis e art. 61/5 codice penale) poiché’ approfittavano di circostanze di tempo e luogo (distanza e assenza di rapporto diretto tra acquirente e venditore) che limitano ed ostacolano di fatto la privata difesa. In particolare sono stati deferiti all’a.g. di Pordenone:

  • un marocchino 29enne di Montecchio Maggiore (vi) e un italiano 42enne senza fissa dimora che in concorso truffavano la somma di euro 1000,00 ad un 58enne da Sacile relativamente alla caparra concordata per la vendita di un’autovettura;
  • un 54enne di Treviso che truffava della somma di euro 2000,00 un 46enne da Brugnera relativamente alla vendita di una bicicletta il cui prezzo pattuito era di euro 600;
  • un 53enne di Avezzano (Aq) che truffava della somma di euro 150,00 un 29enne da Sacile quale corrispettivo concordato per la vendita di un apparecchio per la cura del corpo;
  • un 48enne di San Dona’ Di Piave (Ve) e un bengalese senza fissa dimora 24enne che in concorso truffavano la somma di euro 1500,00 ad un 42enne da sacile relativamente alla vendita di una bicicletta cui prezzo pattuito era di euro 850;
  • un 42enne di Manerbio (Bs) che truffava la somma di euro 250,00 ad un 25enne da sacile relativamente alla vendita di una bicicletta cui prezzo pattuito era di euro 1000,00.
Ambito medesima attività investigativa sono state scoperte ulteriori due truffe e denunciate 3 persone: un 23enne catanese ed una 78enne che ingannavano un 51enne sacilese che a fronte di un versamento di 400,00 euro per l’acquisto di uno smart tv sul sito “subito.it”, non riceveva il bene. Ed ancora un 32enne messinese che raggirava un 20enne di Sacile che aveva contrattato l’acquisto di una playstation sulla stessa vetrina di annunci on line senza mai ricevere il bene nonostante avesse versato l’importo pattuito di 200,00 euro. in Entrambi i casi, naturalmente, i truffatori si sono resi irreperibili. tutti gli indagati individuati dai carabinieri risponderanno delle truffe aggravate alla procura della repubblica presso il tribunale di Pordenone.

Il comandante della Stazione Carabinieri di Sacile - Lgt Alessandro Battistella - segnala nell’ultimo periodo un considerevole aumento di cittadini che si rivolgono in caserma per denunciare truffe on-line attuate con il descritto modus operandi o mediante versamenti su carte postepay senza poi ricevere nulla. Le vittime sono evidentemente inconsapevoli delle conseguenze dei propri comportamenti contrattando con leggerezza con abili imbroglioni. dal comando di Sacile è accorato e perentorio L’invito a chi intende vendere on-line propri oggetti a non concordare sistemi di pagamento sconosciuti o dei quali non sia ben chiaro il sistema di incasso del denaro. risulta quanto mai inopportuno recarsi presso sportelli atm per effettuare operazioni finalizzate a ricevere l’accredito di denaro inerente la vendita di un proprio prodotto ad un acquirente che invece fornirà telefonicamente “in diretta” istruzioni per farsi ovviamente accreditare il contante!! le carte bancomat/postamat per definizione sono carte di debito. Sono più sicuri i pagamenti in contrassegno o utilizzando sistemi tipo paypall o altro che in caso di problemi garantiscono il risarcimento.