Aria di novità al Museo di Storia Naturale con la sezione “Le origini della vita”

Il Museo Civico di Storia Naturale di via dei Tominz 4 a Trieste si arricchisce di una nuova sala, del tutto inedita nel panorama non solo italiano, ma europeo. Una sala dedicata a “Le Origini della Vita”, cioè a come tutti noi, esseri viventi, veniamo al mondo, come ci sviluppiamo e come (e perché) ci riproduciamo.

Questa mattina (mercoledì 3 luglio) è stata inaugurata e presentata ufficialmente alla stampa nel corso di un incontro al quale sono intervenuti l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, la direttrice del Servizio Musei e Biblioteche Laura Carlini Fanfogna, la responsabile dei Musei Scientifici Patrizia Fasolato e il conservatore e ideatore Nicola Bressi.

Dai semi al DNA, dalle uova alle spore, passando per larve, bruchi, feti ed embrioni. In un allestimento originale e interattivo che consente al visitatore di scoprire come il sesso e le strategie riproduttive degli esseri viventi modificano e condizionano persino la nostra vita quotidiana: dallo starnutire al cucinare le torte, dai vestiti che indossiamo ai fiori che regaliamo alle persone care. Tutto questo, viene raccontato grazie a oltre 200 esemplari esposti, tra piante, animali, funghi, modelli ingranditi (sia storici, sia realizzati appositamente per la nuova esposizione) e anche i peculiari reperti umani che un tempo caratterizzavano la vecchia sede storica del Museo, in Piazza Attilio Hortis. Reperti ricontestualizzati però in chiave innovativa, in un’esposizione moderna e multisensoriale, che mette al centro non il reperto, ma l’emozione del visitatore che è spinto, attraverso una grafica accattivante, ma anche sperimentando suoni, profumi e giochi manuali, a trovare lui stesso le rispose alle domante sulla crescita, lo sviluppo e la riproduzione degli esseri viventi. Qualcosa di nuovo, vivo e gioiosamente educativo, un’ulteriore piccola interessante gemma per i triestini e i tanti turisti che sempre di più apprezzano la nostra città e i suoi musei.

“Abbiamo uno staff museale di alto livello che si conferma per creatività, passione e competenza scientifica” - ha detto l’assessore Giorgio Rossi - evidenziando la qualità e l’importante obiettivo raggiunto anche con la realizzazione della sala su “Le origini della vita”. “Mi auguro che questo nuovo spazio abbia tutto il successo che giustamente merita e auspico - detto ancora Rossi – che questa grande attività scientifica e divulgativa possa sempre più e meglio proseguire, proprio grazie alla vostra preziosa opera e noi ben sappiamo di essere in buone, anzi ottime mani”.

La direttrice Laura Carlini Fanfogna ha sottolineato tra l’altro l’importanza di “emozionare il visitatore”, dell’ approccio multisensoriale e di “esporre le collezioni storiche del Museo”. Ha ricordato ancora come “tutte le attività svolte qui stanno avendo un buon riscontro, basti pensare che nei primi sei mesi di quest’anno si sta registrato una crescita del 20% circa nelle presenze dei visitatori, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un chiaro segnale di come si può crescere grazie a conferenze, incontri, appuntamenti, oltre a dei nuovi allestimenti che creano sempre curiosità e deisderio di ritornare. E vogliamo continuare così”.

“Questa sala - ha aggiunto Patrizia Fasolato - s’inserisce nella valorizzazione delle collezioni del Museo di Storia Naturale che ha una quantità di reperti davvero preziosi e unici”. “E’ una sala frutto di un lavoro intelligente e acuto, di unariflessione intensa che ci porta ad un ambiente plurisensoriale e plurilingue, in cui la parte didascalica e didattica s’inserisce in un contesto scientifico di grande spessore”.

L’ideatore, coordinatore e curatore Nicola Bressi ha quindi illustrato ai presenti le principali caratteristiche della nuova sala “Le origini della Vita”. “E’ una scommessa vinta - ha detto - che ci consente di esporre quello che i triestini ci chiedevano, in una sala nuova, non solo per la nostra città, ma anche per quanto si può vedere a livello nazionale ed europeo”. Collezioni che risalgono anche all’ ‘800 vengono così contestualizzate in un allestimento nuovo e suggestivo. Perché l’obiettivo di un Museo - ha concluso Bressi – dev’essere far sì che la scienza diventi conoscenza nella vita di tutti quanti noi, anche per coloro che avranno modo di visitare e apprezzare questa nuova sala.

Nell’ambito di Trieste Estate 2019, già questa sera, alle ore 21.00, lo stesso conservatore del Museo Nicola Bressi, curerà una prima visita guidata aperta al pubblico nella nuova sala “Le origini della Vita”.