Alinari Image Museum, “Trieste - I Fotografi – Oggi”: da venerdì mostra dedicata ai fotografi triestini contemporanei

La Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in co-organizzazione con il Comune di Trieste presenta la sua prossima mostra all’Alinari Image Museum dal titolo  “Trieste – I Fotografi – Oggi”.

Una mostra collettiva che celebra la fotografia a Trieste e i suoi protagonisti, che sarà inaugurata venerdì 15 dicembre e sarà quindi visitabile da sabato 16 fino al 15 marzo 2018, tutti i giorni da martedì a domenica, con orario 10-17 (lunedì chiuso).

Alla conferenza stampa che si terrà venerdì 15 dicembre, alle ore 10.30, all'Alinari Image Museum, al Castello di San Giusto, interverranno l'Assessore alla Cultura del Comune di Trieste Giorgio Rossi, il presidente di Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia Claudio de Polo Saibanti, il curatore dell'ala multimediale Massimiliano Pinucci – MbVision e il curatore e storico della fotografia Italo Zannier.

La mostra è curata da Italo Zannier e da Emanuela Sesti, dirigente scientifico di AIM, e proviene da un’attenta selezione di nominativi del ricco panorama di fotografi a Trieste.

La mostra intende infatti presentare, per la prima volta a Trieste, un focus sui maggiori protagonisti contemporanei della fotografia triestina, privilegiando in questa prima esposizione i fotografi impegnati in progetti artistici.

In una  prossima mostra AIM presenterà i fotografi di reportage in città, nella regione e in giro per il mondo.

Nell’esposizione sono presenti gli autori contemporanei che occupano un ruolo importante nella storia della fotografia triestina e nazionale, come Mario Sillani Djerrahian e le sue sperimentazioni a partire dagli anni '70, Enzo Gomba e la fotografia metafisica, la ritrattistica di Geri Pozzar, Donato Riccesi e il suo sguardo rivolto all'architettura, i Polaroid Transfer di Ennio Demarin, i paesaggi e i giardini di Adriano Perini, i portfoli di Giulio Bonivento, la ricerca interiore nei ritratti di Fabio Rinaldi e Lorella Klun, le fotoincisioni e la fotografia stenopeica di Luigi Tolotti, le sperimentazioni sulla Polaroid di Massimiliano Muner, la Trieste di Marino Sterle e di Umberto Vittori, le fotografie stenopeiche di Andrej Furlan e Viljam Lavrenčič, la pietra del Carso e gli scenari industriali di Fulvio Grisoni.

Un percorso inedito che, come Aim ha ormai abituato il suo pubblico, spazierà tra l’analogico e il digitale, con stampe originali esposte nella Temporanea, unitamente a testi esplicativi, biografie e informazione storiche e critiche, accompagnate da oggetti e documenti.

L’ala multimediale invece, curata da MBVision, permetterà di approfondire alcuni momenti della fotografia triestina e coinvolgere i visitatori con oltre 150 immagini digitali ad alta risoluzione con proiezioni scenografiche, infografiche, postazioni interattive, interviste, ologrammi e registrazioni audio per la visione immersiva della fotografia.

A conclusione della mostra le fotografie digitali degli autori rimarranno consultabili ad alta risoluzione attraverso un computer del Museo, come peraltro nella postazione installata ad hoc presso il Comune di Trieste.