Parte Sanremo 2018, tanti giovani emergenti indipendenti per nulla considerati

Parte Sanremo 2018, tanti giovani emergenti indipendenti per nulla considerati: segnalazione di un giovane triestino

SEGNALAZIONE

Da ormai un anno amo ascoltare prevalentemente pezzi italiani. Non per un spiccato senso nazionalista, che si accende solamente con le partite della nazionale, ma perchè credo sia la prima volta in cui trovo della “ciccia”.

Tralasciando gusti personali e profondità dei testi, ho come l’impressione che si stia creando un’effettiva nuova scena, che non è etichettabile con trap, indie, rap o sticazzi, ma semplicemente POP italiano: Calcutta, Coez, Sfera e Ghali passano per radio, Carl Brave x Franchino 126, Frah Quintale, Cosmo, ma anche un Tedua, Nitro, Ghemon, Ex Otago, LIBERATO, Takagi & Ketra, Tommaso Paradisi immerso ovunque (anche se mi sta clamorosamente sul c**o)... Tutta gente che è, chi più chi meno, rimasta nella sua nicchia, sfruttando strade battute negli anni da pochissimi esempi, come Fibra o Salmo, per arrivare a far ascoltare il proprio prodotto a più persone possibile.

Ho ascoltato le interviste di quasi tutti quelli citati qui sopra, e una caratteristica che accomuna tutti loro, quantomeno nelle dichiarazioni che fanno, è il lavoro quotidiano, è credere nel loro prodotto, è farsi il c**o. Vedo voglia di rivalsa, vedo fottersene delle varie seghe “Gino Paoli e la SIAE”, “non mi capiscono”, “non c’è spazio per i giovani”, “Italia paese per vecchi”, e pedalare per vivere della propria passione. Vedo la voglia di essere indipendenti, ma non di restare nella nicchia hipster dell’autoerotismo mentale, di esser liberi di creare il proprio prodotto, la propria comunicazione, i propri strumenti di guadagno personale, senza timore dell’etichetta “venduto”, lasciando ai frustrati i commenti ( “Sfera Ebbasta ha ucciso il rap // Con la Sprite e l'autotune // Sì lo so che un po' ti scazza // Perché non l'hai fatto tu?”) ed è proprio questo credo che spesso e volentieri li fa diventare virali tra i più giovani: danno speranza in una situazione geopolitica italiana quantomeno definibile stagnante.

Ecco, finalmente abbiamo qualcosa da ascoltare di nostro, e un paio di sbarbati che si son creati il loro mercato, e non son più costretto a sentire Tiziano Ferro cantare di f*a.

Ecco… Sanremo lo presenta Baglioni. I Pooh si presentano come singoli cantanti. MAH.

Stefano Pitacco