Agenti uccisi, sindacati: «Nel nostro lavoro rischi calcolati e purtroppo variabili imprevedibili»

«Questa brutta storia ha portato con se molte variabili imprevedibili, causando ciò che tutti sappiamo , ora alla magistratura avrà l’arduo compito di leggere i documenti che i colleghi hanno prodotto con le lacrime agli occhi e il cuore spezzato per le indagini di competenza , una volta chiariti i fatti, protraemmo essere più precisi nelle indicazioni di cosa sia andato storto, perché è indubbiamente andato storto qualcosa , se no non saremmo qui a piangere due nostri fratelli , ma solo allora si potrà trarre conclusioni e cercare di riparare i buchi e le lacune eventualmente evidenziatesi nella tragedia che ci ha coinvolto , in questo momento possiamo solo stare vicini alle famiglie dei colleghi stringendoli in un forte abbraccio , ringraziare la popolazione triestina è tutta l’Italia per la solidarietà dimostrataci in questo momento difficile , accogliere con affetto le condoglianze struggenti dei colleghi delle altre F.O. e di tutti gli appartenenti agli organi di sicurezza e soccorso, anche stranieri che si sono stretti a noi in questo triste momento». Lo sottolinea La segreteria FSP e ADP di Trieste nelle persone di Alessio Edoardo. Viterbo Tommaso «E chiaro- ancora -  che questa federazione sindacale ha molto da dire su molte cose , le denunce effettuate più volte anche attraverso i media sono , spesso , volate via come foglie al vento , ed e per questo che vogliamo ponderare con molta attenzione ogni commento su mancanze da parte dell’amministrazione centrale ed eventualmente legislative». «Chiediamo - concludono - più uomini e piu mezzi ed equipaggiamento adeguati , chiediamo che i soldi dei contribuenti non vengano sprecati da attrezzature non collaudate o di fattura discutibile , vogliamo più rispetto per il nostro operato , ben consci che potremmo sbagliare anche noi a volte ,ma di avere la possibilità di poter operare con una certa serenità , vorremmo auto più sicure ma quello che più ci serve sono leggi adeguate che tutelino in primis i cittadini onesti , noi operatori di polizia , nell’unico scopo di portare la giustizia che riconduce al nostro motto “ sotto la legge, la libertà “, ma ancor più per far si che questi due giovani ai quali è stata tolta la possibilità di poter vivere e sognare non siano caduti coraggiosamente invano !»