Agenti morti, il fratello di Matteo si scusa con Chef Rubio: «Parole inadatte, Lasciateci al nostro dolore»
"Innanzitutto vorrei scusarmi per i toni e le parole usate contro Chef Rubio dettate dalla rabbia e dal dolore per il post fuori luogo e infelice pubblicato dallo stesso sulla morte di mio fratello e del suo collega. Per me la vicenda può ritenersi conclusa qui. Lasciateci al nostro dolore. Grazie!". Sono le scuse da parte di Gianluca Demenego, fratello di uno degli agenti uccisi venerdì scorso all'interno della Questura di Trieste, a Chef Rubio a seguito il post pubblicato dal giovane ieri: «Chef Rubio sono il fratello del poliziotto impreparato! Beh, tieni sempre la guardia alta quando giri perché se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello! Uomo di merda! Ti auguro di perdere un tuo caro! A presto!», cui era seguita la replica dello Chef «FERMATE TUTTO: Il fratello mi ha minacciato di morte, Telegiornali e i giornalisti assetati di scoop che vogliono intervistarmi, un popolo alla deriva capitanato da criminali folli che gettano benzina sul fuoco. Io vi ricordo che sono morte due persone e pare che so STATO io». Come noto, la querelle era partita con un post pubblicato venerdì pomeriggio da Chef Rubio: «Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra». A seguito del tweet di venerdì da parte dello Chef, Matteo Salvini aveva replicato: «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Non sei uno “chef”, sei uno stupido»