Adeguamento tariffe idriche, Confindustria VG: «Principio di retroattività discutibile»

«Il conguaglio che le aziende (come pure le famiglie) italiane stanno ricevendo è il frutto di un adeguamento delle tariffe idriche – cioè un rincaro – con effetto retroattivo al 1° gennaio 2018. L’Autorità di Regolazione per l'Energia Reti e Ambiente (ARERA), organismo indipendente, ha infatti introdotto una normativa a livello nazionale sull’articolazione tariffaria del servizio idrico integrato, a decorrere dal 1 gennaio 2018». Lo rileva Confindustria Venezia Giulia in merito all’adeguamento delle tariffe idriche «Normativa - continua la nota -  cui le consulte d'ambito locali - enti in cui siedono i comuni del territorio (per la zona di Trieste, l'Autorità Unica per i Servizi Idrici e Rifiuti - AUSIR) - sono tenute ad applicare, adeguando le tariffe del servizio idrico (che oltre all'acquedotto, comprende anche fognatura e depurazione) che poi le multiutility che gestiscono il servizio idrico in ogni area hanno dovuto mettere in pratica. Obiettivo dichiarato dal provvedimento di ARERA era riordinare e uniformare a livello nazionale le varie categorie di utenza e rendere più chiaro e immediato il calcolo di quanto dovuto al gestore a fronte del servizio e raccogliere fondi per l’adeguamento della rete idrica nazionale». «Il provvedimento dell’Autorità - ancora - impone la completa ristrutturazione dei corrispettivi tariffari ed una nuova classificazione delle utenze, per superare le differenze applicate a livello locale. In questo modo, su tutta l’Italia varranno le medesime regole. Le utenze che con il precedente metodo tariffario erano classificate come "usi diversi", ora sono state riallocate fra "artigianale/commerciale", "industriale", "uso pubblico disalimentabile" e "uso pubblico non disalimentabile". Quello che l’Associazione rileva, però, è l’applicazione di un principio, quello di retroattività, discutibile. Tale metodo, infatti, genera un’immediata stangata imprevista e può anche mettere in temporanea difficoltà le aziende, in un periodo caratterizzato ancora da chiaroscuri sull’andamento economico. Al momento Confindustria Venezia Giulia ha ricevuto poche segnalazioni, ma ha già aperto un filo diretto con Acegas Aps Amga per la risoluzione di eventuali casi specifici». «Come Confindustria Venezia Giulia - conclude - abbiamo già sollecitato un’azione di Confindustria nazionale che a sua volta è già intervenuta presso la Direzione Sistemi Idrici di ARERA affinché l’applicazione delle nuove tariffe non venga ad impattare in maniera considerevole sulle attività produttive e che nel successivo periodo regolatorio non venga più applicata la retroattività».