AcegasApsAmga e Barcolana insieme per contrastare la dispersione dei rifiuti plastici

Aiutaci a differenziata! Help us sort! È l’invito riconoscibile in questi giorni nel villaggio Barcolana sugli adesivi applicati negli stand di ristorazione e sui totem informativi installati da AcegasApsAmga, il tutto per sensibilizzare i visitatori a conferire correttamente i propri rifiuti, con particolare riferimento a piatti, posate e bicchieri. Quest’edizione della Barcolana infatti prosegue l’impegno avviato nel 50° edizione della regata, contrastando il fenomeno della dispersione della plastica in mare: in collaborazione con la multiutility che ha messo in campo molteplici iniziative per migliorare la raccolta, la SVBG quest’anno ha bandito la plastica dagli stand di ristorazione del Villaggio che per quest’edizione utilizzeranno solo stoviglie in materiali biodegradabili. Ristorazione senza plastica al Villaggio Barcolana In linea con le iniziative avviate già per il 50enario di Barcolana, il 2019 ha visto un impegno ancora più profondo nell’abbattere l’utilizzo di plastica nel Villaggio: quest’anno infatti tutti gli stand di somministrazione cibo e bevande hanno concordato con l’organizzazione di non utilizzare stoviglie in materiali plastici, ma solo ed esclusivamente biodegradabili. Questo significa che al termine dei pasti consumati presso gli stand delle Rive, i visitatori possono conferite tovaglioli e stoviglie nei contenitori dell’organico (con coperchio marrone) in una delle molteplici isole ecologiche appositamente create nel Villaggio. La multiutility infatti ha potenziato la raccolta differenziata in tutta l’area coinvolta dalla manifestazione, oltre a creare delle zone di conferimento riservate ai soli esercenti. Per richiamare l’attenzione su questa importante novità, gli esercenti hanno posizionato presso le loro attività degli adesivi che ricordano di conferire correttamente le stoviglie utilizzate presso i loro stand. Infine, sempre al fine di ridurre il consumo di plastica, AcegasApsAmga ha installato presso piazza Verdi e alla base del molo Pescheria, 2 erogatori d’acqua di rete gratuita dotati di 10 rubinetti ciascuno, per permettere un migliore utilizzo da parte dei visitatori. Gli avvisi sul conferimento e gli Ambasciatori della raccolta differenziata I materiali plastici non saranno completamente assenti dal Villaggio, ma evitandone la dispersione e conferendoli correttamente nei contenitori con coperchio blu, possono essere avviati a recupero e diventare materia prima per nuovi prodotti. Oltre agli adesivi che ricordano ai visitatori il corretto conferimento delle stoviglie, l’attività di sensibilizzazione di visitatori ed esercenti sarà svolta anche quest’anno dagli Ambasciatori della Raccolta Differenziata, la task-force AcegasApsAmga-Barcolana nata per la prima volta nell’edizione 2018. Una quarantina di ragazzi petrarchini in alternanza scuola-lavoro, appositamente formati per l’occasione dallo staff della multiutility, sono già all’opera dall’apertura del Villaggio per informare adeguatamente sia gli espositori, aiutandoli nell’apposizione degli adesivi, sia per sensibilizzare i visitatori a contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale della manifestazione. Data la presenza dei numerosi turisti, gli studenti, provenienti dal liceo linguistico Petrarca, metteranno in pratica la loro conoscenza delle lingue straniere per assistere anche i visitatori che potrebbero non conoscere le modalità di conferimento rifiuti di Trieste. Gli Ambasciatori della raccolta differenziata sono riconoscibili grazie a una maglia su cui spicca il marchio ZeroImpactEvent by AcegasApsAmga insieme ai loghi Barcolana. La comunicazione ad espositori e visitatori L’impatto della manifestazione a livello ambientale dipende dal contributo di tutti, espositori e visitatori inclusi. Per tale motivo, AcegasApsAmga ha organizzato un sistema di raccolta differenziata personalizzata per le diverse necessità dei frequentatori del Villaggio, strutturando contestualmente una comunicazione su più livelli che raggiungesse trasversalmente tutti i partecipanti alla vita quotidiana del Villaggio. Da un lato è quindi stata organizzata una raccolta specifica per espositori con la creazione di punti di raccolta strettamente riservati a loro, con capienze maggiori al fine di garantire la raccolta di rifiuti di grandi dimensioni per tutta la durata della Barcolana, incluso allestimento e disallestimento. Oltre a comunicare anticipatamente agli standisti le regole del Villaggio, al momento del loro arrivo è stato fornito a tutti un pieghevole che illustra le modalità di conferimento e raccolta rifiuti a loro dedicate, inclusa una mappa che indica la posizione dei punti di raccolta. Contestualmente, per i visitatori del Villaggio, sono stati posizionati oltre 300 contenitori aggiuntivi in tutta l’area coinvolta dalla Barcolana (di cui circa 70 solo nel Villaggio), dove in aggiunta verrà effettuato un costante monitoraggio da parte dello staff di AcegasApsAmga per intervenire prontamente in caso di necessità. Dal momento che per una manifestazione a ridotto impatto ambientale è fondamentale anche la collaborazione dei visitatori stessi che possono e devono contribuire conferendo correttamente i rifiuti che produrranno, sono stati posizionati dei totem informativi nelle zone nevralgiche delle rive in cui viene ricordata l’iniziativa dei materiali biodegradabili ed è rappresentata una mappa con indicazione di tutte le isole ecologiche aggiuntive allestite e dei due erogatori d’acqua. Raccolta differenziata anche in barca L’impatto ambientale di una manifestazione come Barcolana non dipende però solo dalla raccolta differenziata a terra, ma anche sulle migliaia di barche che punteggeranno il Golfo nei prossimi giorni. Per tale motivo, AcegasApsAmga, con la collaborazione di Barcolana, sta fornendo a tutti gli equipaggi iscritti alla manifestazione una pratica borsa per la raccolta differenziata flessibile, tripartita e di ridotto ingombro, creata appositamente per l’evento. Alice, il sardon simbolo della lotta contro la plastica in mare Per la sua 51esima edizione Barcolana voleva un simbolo che trasmettesse il proprio impegno per la tutela dell’ambiente e che richiamasse l’attenzione di tutti sui temi dell’inquinamento del mare e del corretto smaltimento dei rifiuti plastici che minacciano il Pianeta: così è nata Alice, un sardon di 10 metri di lunghezza. Realizzata con scarti plastici raccolti dai cittadini di Trieste, Alice è dunque, a tutti gli effetti, dalla pARTE del MARE, il nome del progetto che ha visto la sua creazione in questi mesi. L’installazione, che ha preso vita nei laboratori SCART del Gruppo Hera, vuole anche dimostrare come il riutilizzo della plastica possa trasformarsi in bellezza e arte. Durante il periodo estivo, i cittadini di Trieste hanno conferito negli speciali bidoni posizionati nei punti vendita Despar e presso lo sportello clienti AcegasApsAmga oltre 10 mila tipologie diverse di rifiuti plastici tra flaconi, tappi e bottiglie. Questi sono stati poi trasportati nei laboratori SCART a Pisa dove, grazie al contributo di esperti artigiani e degli artisti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, sono stati lavorati per diventare Alice, un progetto artistico partecipato. Oltre 330 rifiuti galleggianti per km2 nell’Adriatico L’emergenza plastica nei mari e negli oceani del mondo è un problema sempre più impellente e reale, come evidenziato dalle ultime normative messe in campo dalla Commissione europea per ridurre o addirittura eliminare la diffusione della plastica monouso. E la situazione nell’Adriatico non appare tanto più rosea. Nelle sue acque si osservano infatti mediamente[1] 332 rifiuti galleggianti ogni km2 e 510 oggetti sul fondo del mare ogni km2 (con punte di oltre 1000 rifiuti per km2 nel Golfo di Venezia). Anche le spiagge adriatiche non sono state risparmiate da questo fenomeno dove sono stati osservati 658 oggetti ogni 100 m. Una percentuale che si aggira intorno al 30% di questi rifiuti proviene proprio dalle attività costiere. [1] Dati tratti dal rapporto Marine litter assessment in the Adriatic & Ionian seas realizzato nell’ambito del programma triennale IPA-Adriatico DeFishGear conclusosi a fine 2016.