5 nuovi casi di morbillo a Trieste, Asuits: «Fondamentale la vaccinazione»

«Il nostro allarme nasce dal fatto che il numero dei casi è piccolo e contenuto ma è significativo del fatto che il virus del morbillo sta ancora circolando nella nostra area, nella nostra città».

Ad affermarlo Roberto Luzzati, direttore S.C. malattie infettive Asuits ai microfoni di Telequattro in un servizio a firma Enrico Scaramucci,

E' stato il caso di una pazienze transitata per le strutture ospedaliere di degenza, alla quale venerdì scorso è stato diagnosticato una forma di morbillo complicato da polmonite, a dare il via ad una serie di urgenti verifiche per capire se vi fossero in atto altre analoghe infezioni ed il risultato, purtroppo, è stato positivo. Oltre alla paziente, sono stati individuati altri due soggetti gravemente immunodepressi con polmonite colpiti da morbillo nonché due operatori sanitari.

«Il morbillo è una patologia in genere benigna - continua il prof. Luzzati - ma il 5% dei casi si complicano con polmonite, circa un caso su 1000 sviluppa encefaliti, che possono essere molto severe».

Asuits ha messo in atto tutte le misure atte a contenere la possibile diffusione della malattia attraverso il controllo dei pazienti e del personale dei reparti coinvolti, nonché contattando i familiari dei casi accertati o sospetti per effettuare le analisi necessarie ed assumere eventuali correlati provvedimenti, primo fra tutti la vaccinazione. Ma, afferma il prof. Luzzati, la pratica vaccinale sta subendo una certa contrazione.

«La soglia d'attenzione va innalzata - conclude il prof Luzzati - le famiglie, in particolare i genitori di bambini, nuovi nati, devono prendere in considerazione questa vaccinazione, che peraltro è raccomandata».