Il 29 giugno a Trieste sorvolo degli aerei storici della prima guerra mondiale

Per ricordare la corsa auto e motociclistica Trieste-Opicina che si è corsa fino al 1971 - che era stata soprannominata la “Monza in Salita” e che aveva visto vincitori del calibro di Nuvolari, Varzi fino a Jochen Rindt - il MotoClub Trieste, il più antico d’Italia e fra i più antichi del mondo, ospiterà sabato 29 giugno l’ultima giornata del FIVA MOTORCYCLES RALLY 2019, che quest’anno si tiene sul litorale adriatico a cavallo di Croazia, Slovenia ed Italia.

L’importante Rally si svolge ogni anno in un posto diverso nel mondo ed è organizzato dalla Federation Internationale Vehicules Anciens per permettere a 130 collezionisti di tutto il pianeta di percorrere un viaggio di quattro giorni sulle strade più belle e nei posti più fascinosi con 130 moto di assoluto valore storico.

Sarà una delle poche volte che detto raduno si svolgerà sul suolo di più paesi a cavallo di più confini. I radunisti verranno ricevuti sull’ex posto di blocco di Rabuiese e scortati dalle vecchie moto dei Carabinieri e della Polizia di Stato guidati da agenti e militari con le divise d’epoca in Piazza Unità d’Italia.

Le moto dei 130 della FIVA saranno accolte in piazza da un “parco chiuso” con un centinaio di moto d’epoca di proprietà degli appassionati italiani, austriaci, svizzeri e tedeschi che metteranno sotto gli occhi del pubblico le loro motociclette tutte rigorosamente antecedenti il 1958, ultimo anno in cui si è corsa la Trieste-Opicina motociclistica.

Le 130 “regine” dei partecipanti al FIVA WORLD MOTORCYCLES RALLY e le moto degli ospiti saranno messe in mostra su una delle più belle piazze d’Europa affacciata sul mare. Saranno esposte in piazza anche alcune moto portate dal BMW Museum di Monaco di Baviera, tra cui una delle moto più importanti della storia del motociclismo: la 500 Kompressor RS 255 con cui Schors Meyer nel 1939 vinse il TT all’isola di Man. Una moto che ha fatto scrivere fiumi di inchiostro per l’importanza storica di quella corsa, probabilmente è uno dei mezzi da competizione più interessanti di ogni tempo per l’impegno tecnologico, che cambierà per sempre il mondo delle corse sulle due ruote.

Oltre a questa sarà presente anche la “gemella”, che lo squadrone teutonico presentava a quella corsa guidata da Jock West. Ricordiamo che le due moto finirono la corsa prima e seconda e che dopo 80 anni si rivedranno assieme per la prima volta a Trieste. La moto di Meyer è sempre stata di proprietà della BWM, mentre quella di West è la prima volta che viene presentata al pubblico dopo un restauro più che ventennale.

A Palazzo Gopcevich, museo della città, il Sindaco di Trieste e il Presidente della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia inaugureranno la mostra dedicata a “Camillo Castiglioni e il mito della BMW”, realizzata dalla Fondazione Franco Bardelli in collaborazione con il Comune di Trieste, curata da Mauro Martinenzi e Susanna Ognibene. Camillo Castiglioni, nato a Trieste il 22 ottobre 1879, è stato un grande esponente della finanza europea dagli anni ’20 del Novecento e anche l’uomo che ha rilanciato l’azienda BMW dal 1918. Figura poco nota ma di grandissimo livello nella storia dell’Automotive di ogni tempo.

Alla mostra saranno presenti anche i vertici di BMW Classic nella figura di Fred Jacobs e per il BMW Group l’Hauptabteilungleiter Ulrich Knieps che presenteranno alla mostra la prima motocicletta costruita dal gruppo, la R32 e, in anteprima assoluta fuori dai musei BMW, il primo motore Klein Boxer M2B15, che è il primo boxer tedesco montato per lo sviluppo del motore della R32, già nel 1921, sulla Victoria per volontà di Camillo Castiglioni.

Sempre a Palazzo Gopcevich, si terrà la presentazione del libro di Franco Damiani, voluto dal MotoClub Trieste, dedicato alla corsa Trieste-Opicina motociclistica, che si è corsa fino al 1958 sulle strade che collegano la città di Trieste all’abitato di Opicina per circa 10 chilometri di tornanti fino all’altopiano del Carso dominante la città.

A seguire gli aerei della Prima Guerra Mondiale del Comandante Zanardo eseguiranno il passaggio su piazza Unità d’Italia con i fumogeni e il tricolore, quindi tutti in moto e scortati dai mezzi storici di Polizia e Carabinieri si percorrerà la strada della corsa in salita che si concluderà all’Obelisco, dove finiva la corsa delle moto fino al 1958 e dove tutti assaggeranno i prodotti enogastronomici del territorio. L'intero programma dell’evento è realizzato grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Alla conferenza stampa odierna sono intervenuti l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, il presidente del Comitato organizzatore Emilio Terpin, il responsabile evento Stefano Zuban, Alessandro Altinier, storico del motociclismo, il comandante Giancarlo Zanardo, presidente della Collezione Jonathan, il direttore della Fondazione Franco Bardelli Mauro Martinenzi e la presidente della Commissione culturale FIVA Natasha Grom.