1600 cittadini: «NO al supermercato in piazza Unità!!!»

Si è svolta ieri - 4 dicembre - davanti alla VI Commissione consiliare del Comune di Trieste la presentazione della petizione per la tutela dell’area di Piazza Unità d’Italia. 
 
Viviana Dal Cin che ha rappresentato i 1600 firmatari ha infatti spiegato come il pur meritevole proposito di salvare l’atmosfera e l'immagine della Piazza, che nasce istituzionale e non di mercato, non sia fine a se stesso ma sia il principale strumento per garantire una costante crescita dell’afflusso turistico in città.  
 
«Salvaguardiamo quindi il bene più prezioso che abbiamo, la bellezza della nostra città, e non lasciamo che iniziative private compromettano un bene dal valore inestimabile e impalpabile, che è di tutti e che deve essere garantito integro e non svilito da attività commerciali non in sintonia con l'aspetto storico, etnologico ed estetico del luogo». 
 
 
 

PRESENTAZIONE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI UNA PETIZIONE POPOLARE AI SENSI DELL’ART. 10 DELLO STATUTO COMUNALE DELLA CITTÀ DI TRIESTE E DELL’ART. 73 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE CON OGGETTO:

TUTELA DELLA PIAZZA UNITA’ D’ITALIA (già PIAZZA GRANDE) DI TRIESTE

PREMESSA

I sottoscritti cittadini di Trieste ritengono che Piazza Unità d’Italia (già Piazza Grande) sia uno dei luoghi di maggiore rappresentatività e pregio architettonico e artistico della città, una delle più caratteristiche piazze d’Europa, creazione congiunta dell’uomo e della natura.

Teatro di eventi storici di portata internazionale, inserita in un complesso architettonico armonico e omogeneo, la Piazza è un importante simbolo del ’900 europeo e un patrimonio mondiale da proteggere e preservare, non solo tutelandone il costruito ma anche conservandone l’atmosfera austera e solenne che la caratterizza e che è parte integrante del suo valore culturale.

Per questi motivi i sottoscritti cittadini chiedono di non svilire una tale bellezza, depauperandola di fascino e anima, continuando ad aprire in quella sede attività commerciali, peraltro già abbondantemente presenti sul territorio, e vedono quindi con preoccupazione l’eventualità di una prossima apertura di un supermercato affacciato direttamente sulla Piazza.

Pur consci dei diritti della proprietà, i sottoscritti cittadini ritengono che tra i compiti della politica vi sia quello di aiutare il mantenimento, il progresso e la diffusione del sapere anche vegliando sulla conservazione e protezione di beni culturali e naturali unici e insostituibili e considerano a tal fine indispensabile siano adottate nuove disposizioni per attuare un efficace sistema di protezione collettiva e promuovere un uso sostenibile di una siffatta eccezionale ricchezza.

Tutto ciò considerato,

I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO

al Consiglio e alla Giunta comunali di fare propria una politica tesa ad assegnare a tale patrimonio una funzione nella vita collettiva e adottare, anche d’intesa con la Regione FVG e la Sovrintendenza, delibere volte a integrarne la protezione in programmi di pianificazione che ne possano garantire, come da obiettivo fondamentale dello Statuto del Comune di Trieste, la valorizzazione, vietando o subordinando ad autorizzazione l’esercizio di alcune attività commerciali come minimarket, sale giochi, rivendita chincaglierie, pizza al taglio e cibo da strada in generale, e favorire lo sviluppo di attività culturali o alternative rivolte alla collettività e all'aggregazione più in sintonia con l’aspetto storico, etnologico ed estetico della Piazza.