Consegna ufficiale del busto di Victor De Sabata, giovedì cerimonia al teatro Verdi

In occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa del Maestro Victor de Sabata, al quale il Teatro alla Scala dedicherà una mostra, la famiglia del Maestro ha avuto l'opportunità di acquistare dalla vedova dello scultore triestino Nino Spagnoli il busto di Victor de Sabata, che aveva portato a termine quale sua ultima opera.

La figlia, Eliana de Sabata, ha deciso di farne dono alla città di Trieste, in ricordo del padre che amava profondamente la sua città. Pertanto, giovedì 14 dicembre, nella Sala “Victor de Sabata” del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, si terrà la consegna ufficiale dell'opera, realizzata dallo scultore Nino Spagnoli, e che rimarrà collocata in tale sede.

Nel corso della cerimonia, alla quale presenzieranno la signora Eliana de Sabata con il marito, il Maestro Ceccato, l'attore Adriano Giraldi leggerà brevemente alcune pagine del libro “Le interviste impossibili: Victor de Sabata”, dedicato al Maestro, scritto dalla giornalista Liliana Ulessi, e che sarà presentato in tale occasione.

La cerimonia, che ha il patrocinio del Comune di Trieste, sarà coordinata dal Maestro Giovanni Pacor, e dopo i saluti del Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza,  inizierà con la donazione del busto del Maestro da parte della famiglia de Sabata al Teatro Giuseppe Verdi. Parteciperanno il Sovrintendente del Teatro Stefano Pace, Eliana de Sabata, il Maestro Aldo Ceccato, il prof. Stefano Bianchi, Conservatore del civico museo C.Schmidl e Liliana Ulessi.

Victor de Sabata nacque a Trieste il 10 aprile 1892. Figlio d’arte (suo padre era maestro di coro) si rivelò ben presto un bambino prodigio: diresse il suo primo concerto a undici anni.

Al Conservatorio di Milano (1900-1910) studiò contemporaneamente violino, violoncello, pianoforte e arpa. Il suo nome compare per la prima volta in cartellone alla Scala nel 1912, non però in veste di direttore d’orchestra, bensì di compositore. La musica che scrive viene apprezzata anche da Toscanini, che nel ’22 dirige di de Sabata il poema sinfonico Juventus. Fu lo stesso Toscanini a invitarlo a dirigere alla Scala nel ’22; e a Toscanini de Sabata subentrò nel ’29 alla direzione musicale del teatro milanese. Da allora, e per oltre trent’anni, de Sabata ne fu la grande anima musicale. Fu lui a voler spostare la sera della «prima» al 7 dicembre, data ormai tradizionale. Sotto la sua direzione Maria Callas debuttò alla Scala nel ’50.

Si spense l’11 dicembre del ’67 a Santa Margherita Ligure; malato di cuore, aveva dovuto rinunciare a dirigere ormai da quindici anni.